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LE OPERE SCULTOREE DEL SANT'ELIA SOPRA VIGGIU': UN PROGETTO DEL BODINI OPERA DEL LABORATORIO GUSSONI
24. November 2009 14:50
(last updated: 10. February 2010 12:08)
Pubblicato in ARTE

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La sequenza di opere scultoree sul sentiero che porta al Santuario del colle Sant' Elia è stata inaugurata nel luglio 2008 ma l 'origine di questa opera risale a quando lo scultore Floriano Bodini (1933-2005) , allievo di Francesco Messina,  diede in  21 medaglioni in gesso del tema Sacro a Don Gianni Danzi quando ancora ricopriva la carica di Segretario Generale del Governatorato dello Stato di Città del Vaticano, prima di divenire Delegato Pontificio a Loreto. 21 opere, datate 2003, destinate in origine alla coniatura delle medaglie in commemorazione del XXV° anniversario della salita al soglio pontificio di Papa Giovanni Paolo II. Fu Danzi a voler realizzare degli stampi che perdurassero nel tempo e che hanno permesso la creazione dei medaglioni in bronzo posti al centro delle steli marmoree. 

La strada per il Sant'Elia sopra Viggiù è stata la logica collocazione delle opere di Bodini dedicate ai Misteri del Rosario. Sei stazioni in pietra con l'innesto di sculture bronzee circolari. 
Le 6 stazioni sono state progettate dall'architetto Francesco Bregola e per la realizzazione ci si è affidati al laboratorio Gussoni dello scultore viggiutese Virginio Gussoni, dal 1990 vicino a Bodini. Classe 1943, dopo una vita trascorsa per lavoro in Svizzera. Virginio e Gianni Gussoni hanno da anni un laboratorio all'ingresso di Viggiu' nella Valceresio. I Gussoni hanno realizzato opere sacre di primaria attenzione come l'altare al centro delle tombe dei vari pontefici in Vaticano, la Santa Brigida, La statua di Papa Montini in sala Nervi. In questo caso sono state impegati 420 quintali di pietra di Saltrio, materiale caro al Bodini e alla tradizione lombarda, e incise 1496 lettere con il classico scalpello.
Il progetto 'Madonna della Croce'  comprende sei stazioni; la prima è l'unica realizzata interamente in pietra, tondo compreso. L'immagine che la impreziosisce è opera di Bodini, realizzata da Gussoni, un disegno della Vergine con il Bambino, comunemente chiamata 'Madonna della Croce', frutto della libera interpretazione di un affresco dipinto conservato nella Chiesa dedicata alla Vergine Assunta a Viggiù. Il blocco è inoltre ornato da un motivo floreale e dal saluto 'AVE'. La stessa immagine ritorna, non in pietra, ma in bronzo, nell'ultima stazione, situata da progetto sotto il portico della Chiesa in cima al monte, ma in attesa di permessi da parte della Soprintendenza per tale collocazione. L'edificio sacro, unico nella diocesi ambrosiana dedicato al profeta si fa risalire al XII secolo. 
La prima stazione, di presentazione, vede l'innesto di un secondo blocco in pietra con riportata la motivazione di tale lavoro. Le quattro stazioni intermedie ricordano i Misteri del Rosario. Nella lastra sono stati scolpiti tre stemmi: lo stemma personale del Vescovo Danzi, quello identificabile con il Governatorato dello Stato di Città del Vaticano, e in ultimo quello della Madonna di Loreto.
Le diverse stazioni della via sacra, ognuna con 5 steli monolitiche in pietra di Saltrio, sono dedicate a realtà differenti, dai picasass e scalpellini di Viggiù, agli Alpini e ai Sanfratellani di Sardegna. L'ultimo monumento è dedicato alla famiglia Danzi.



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